mercoledì 19 settembre 2012

STYLE/TROMPE L'OEIL



Che una borsa evochi entusiasmo è indiscutibile. Ma quando è l'entusiasmo che evoca una borsa allora si trasforma in opera. E una borsa Roberta di Camerino non può far altro che evocare stupore. Non sono borse, non sono semplici ornamenti, sono dei piccoli scrigni magici, spiritose ma allo stesso tempo sembrano nascondere qualcosa di curiosamente segreto. Quel misto di pelli pregiate, velluti di seta, ottoni, chiavi e lucchetti ci fanno render conto di quanto Giuliana Coen, vero nome di Roberta di Camerino amasse stupire più che adornare. La sua fu una ricerca, quasi maniacale, di tutto quello che fino ad allora non fosse mai stato usato per creare borse. E mai più nessuno lo utilizzò. Almeno a modo suo, era dunque impossibile superare l'insuperabile? Oggi come ieri Venezia, culla della maison, rispecchia e si rispecchia in tutto ciò. Ma il mondo conosce realmente il suo estro? O l'estro si sviluppa in un'atmosfera troppo elevata per arrivare al mondo intero? Non risponderò di certo io.

"Tutti i colori sono belli e stanno bene tutti insieme perché se due, messi vicini magari sembrano stonare basta che ne affianchi un terzo e nasce l'armonia." Giuliana Coen








 http://www.robertadicamerino.com

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