giovedì 6 dicembre 2012

FRESH/KENZO


Nella jungla dell'eterna ricerca del designer perfetto, della collezione perfetta, servirebbe un cliente perfetto.
Ma esiste realmente? Se esistesse, forse, non preferirebbe acquistare qualcosa di veramente nuovo? So che la domanda sembrerebbe ardita, il nuovo delle volte è eccessivamente immettibile e, spesso, alla stragrande maggioranza inconcepibile. Servirebbe servirlo a piccole dosi. Ma delle volte si preferisce stupire piuttosto che vendere; se ne parla di più e si licenziano dipendenti. Ma se scaviamo a fondo troviamo Carol Lim and Humberto Leon, ignari del loro destino, destino che travolse anche Kenzo Takada nel suo Jangle Jap. Due giovani designer che volevano fare, forse, solo quello. Lontani dalla realtà, ovvero quella dove il designer diventa socialitè e lascia ad altri l'arduo compito, pur lamentandosi e apponendo sopra il proprio nome. Appropriandosene  le odi. Ma dunque, per riuscire a godere di così tanta bellezza non dovremmo  prenderne esempio? Nell'ultima collezione di Kenzo ci ritroviamo dinanzi a una nuova "estate" di Kenzo stesso. Riposto allora il minimal di Antonio Marras si passa ad un post- minimalismo del tutto nuovo. Si spazia dalla collaborazione street con Vans passando per collaborazioni d'eccellenza come Delfina Delettrez Fendi. Strizzando l'occhio al low cost. Quindi nel mondo della moda collaborare si può. Domanda o affermazione? Di sicuro realtà.


lunedì 3 dicembre 2012

RE-BRANDING


2012. Sessantesimo anniversario della nascita della maison Chloè. Nascita di un sogno. Nascita di un nome capace di portare con sé eleganza e innovazione. Innovativa eleganza?. Un'eleganza controcorrente, dove l'evoluzione non ha necessariamente avuto la spasmodica esigenza di esternare il logo. Un logo semplice, o semplicemente accennato, per quindi non vendere il logo ma un prodotto con il logo. Anche se difatti non necessariamente. Ma se non ce ne fossimo accorti l'utilizzo del logo in questo ultimo decennio ha avuto un declino, per lasciar posto al no-logo che, direi, ci ritroviamo adesso. Ed in questo turbinio, quasi fossimo all'interno di una ruota panoramica, ecco che il logo riappare. Ovviamente con una rinnovata lucentezza. Quasi timidamente si insinua su borse, t-shirt, e dress. In una violenza temperata come se volesse dirci: Io ci sono. Ma nell'epoca del post-minimalismo allora, ci ritroviamo dinanzi ad un nuovo minimalismo? L'avvento Di Simons da Dior e Sliman Da YSL getterà le fondamenta per una nuova era della moda? O saranno sopraffatti dalla moda stessa? Di sicuro al rebranding nessuno può essere fuori. Soprattutto il logo.


www.chloe.com

lunedì 12 novembre 2012

D.I.O.R NEW FACE



Icona? Generalmente le icone le ritroviamo in chiesa. ma se paragonassimo la moda alla religione una borsa potrebbe essere santificata? Di certo viene venerata. Proprio come la Lady Dior, proprio come Lady Diana, da cui prende il nome. E ovviamente le mille sfaccettature. Lady Dior, protagonista assoluta fino allo scorso 4 novembre alla triennale di Milano, come non l'abbiamo mai vista. O come, forse, non la vedremo mai. Artisti del calibro di David Lynch, John Cameron Mitchell, Patrick Demarchelier, Arne Quinze, passando per Wen Fang, Maarten Baas, Olympia Scarry e Recycle Group e gli italiani Luca Trevisani e il duo Vedovamazzei, rievocano e ricordano oggi con le loro opere il mito, rielaborando e decontestualizzando il concetto di borsa, icona e opera d'arte. Aristocratica ma irriverente. Austera ma versatile. Il cannage la rende quasi un opera d'arte in puro stile optical e i charmes, tanto amati da Monsieur Dior, sanno tanto di nostalgico. Nostalgia per un maestro che rivoluzionò la moda sbalordendo l'arte, di cui era noto collezionista. Ma la rivoluzione in casa Dior è in corso. Raf Simons entra in casa e sbaraglia le aspettative. Sicuramente colmare il vuoto di Galliano sarà un compito difficile, ma veramente Galliano sarebbe ancora riuscito a tenere la redini di Dior? Dunque è stata una strana coincidenza o coincidenza fortuita? Il genio della lampada aveva già terminato il suo potere o il potere aveva assorbito il genio tanto da renderlo vulnerabile? Chissà, di sicuro una ventata di meraviglioso minimalismo ci assalirà. Sarà un nuovo "new look" o tornerà il "new look"? Lady D. Lady Diana. Lady Dior. Forever.


lunedì 15 ottobre 2012

1997 VERSUS 2012



L'estate volge al termine e con essa sparisce, quasi del tutto, il bianco dal nostro guardaroba. Ma chissà per quale arcano motivo viene depennato uno dei non colori sicuramente più pulito. Il bianco, colore della neve, potrebbe essere uno dei capi saldi, in quanto, esprime luminosità in un grigio inverno.
Eppure non lo è. Escluso dalla famiglia, in inverno è come se andasse in un lungo letargo.
Letargo che la moda conosce bene. Dal 15 luglio 1997. Un sonno così profondo da cui è quasi impossibile risalire e che è impossibile dimenticare. Gianni Versace uno dei maestri sicuramente più influenti della moda italiana scomparve e con esso la moda. Ovvero la moda creata dai grandi maestri che amavano stupire non vendere copie di se stessi. 1997 Vs 2012. 15 anni. Di sicuro un eterno letargo.

giovedì 11 ottobre 2012

TOMBOY/NEW LADY


Androginia? Voglia di rivalsa? Luogo comune. Ci ritroviamo a cadenza quinquennale ad avere donne vestite da uomini a svestite comunque da essi. Quindi inconsciamente il trucco qual è? Forse attrarli come mantidi religiose, quasi per dimostrare una forza superiore? Beh l'abito non fa il monaco. Quindi appiattendo la femminilità per lasciare il posto a stringate basse, maxi pull e belt. Ripeto il trucco allora dove è?
L'attrazione verso ciò che è simile a noi forse scatena quell'alchimia che rende simili uomo e donna così da poter giocare ad armi pari. Il gioco delle coppie. Le coppie vanno in gioco.

martedì 9 ottobre 2012

F.E.N.D.I



5 lettere. Come amore, odore, sogno, pelle. Una parola. Come avanguardia, lusso e ricerca.
5 lettere, una parola, mille sfaccettature. Un solo marchio che nel tempo è riuscito a diventarne cento o forse di più. Infinito. Un enorme Big Bang.  Per racchiudersi alla fine in una sola cosa. Una parola. Fendi.

www.fendi.com

lunedì 8 ottobre 2012

MY BRIGHTEST DIAMOND


Chissà perché i diamanti sono i migliori amici delle donne. Forse per la lucentezza, per l'allure che li contorna. Forse per lo status? E se volessero diventare le donne le migliori amiche dei diamanti, le sceglierebbero? Forse una domanda pretenziosa. Di sicuro non ovvia. Di ovvio e assodato è che ormai ci troviamo dinanzi ad una ricerca a tratti logorante dell'apparire costantemente. Ovunque o dovunque? E se fosse il nostro io a voler apparire servirebbero ancora i diamanti? Diventerebbero solo un contorno al nostro involucro divorato perennemente da occhi affamati. O magari solo la loro immagine potrebbe riflettere e infondere in noi la loro allure. E potremmo rifletterci dentro. Potrebbe uscirne un nuovo io.
Come nella nuova collezione di accessori Ibridi. My brightest diamond.  L'immagine del diamante diventa dunque quasi più importante del diamante stesso. In quanto differente. Differisce solo nella consistenza. Ma siamo noi a immaginarne l'importanza. Un diamante è per sempre. Come il nostro io.






lunedì 24 settembre 2012

GOD SAVE THE QUEEN/


Celine. L'essenza della pura femminilità senza troppi fronzoli e pretese. A volte anche un pò androgina, scostante ma di sicuro l'eleganza ne fa da padrona. Il logo diventa oggi dunque meno importante dell'abito stesso. Una borsa la si può riconoscere a distanza. L'impatto è assicurato. La dimensione logo-nologo negli anni è mutata. L'utilizzo in passato era più evidente ma si è assottigliato via via lasciando spazio ad un piccolo marchio impresso. Da li almeno dieci maison hanno seguito lo stile. Per non dire che l'hanno copiato, magari ne hanno preso ispirazione. Rimane sicuramente una delle poche che riesce a fare innovazione e allo stesso tempo tendenza. Dunque ci troviamo dinanzi al binomio Phoebe Philo e la moda o possiamo dire che forse oggi Phoebe Philo è la moda? Sena troppo scalpore si è insinuata nell'olimpo nonostante sia sconosciuta ai più. Di nicchia? No di stile. Che Dio salvi Phoebe! 


mercoledì 19 settembre 2012

STYLE/TROMPE L'OEIL



Che una borsa evochi entusiasmo è indiscutibile. Ma quando è l'entusiasmo che evoca una borsa allora si trasforma in opera. E una borsa Roberta di Camerino non può far altro che evocare stupore. Non sono borse, non sono semplici ornamenti, sono dei piccoli scrigni magici, spiritose ma allo stesso tempo sembrano nascondere qualcosa di curiosamente segreto. Quel misto di pelli pregiate, velluti di seta, ottoni, chiavi e lucchetti ci fanno render conto di quanto Giuliana Coen, vero nome di Roberta di Camerino amasse stupire più che adornare. La sua fu una ricerca, quasi maniacale, di tutto quello che fino ad allora non fosse mai stato usato per creare borse. E mai più nessuno lo utilizzò. Almeno a modo suo, era dunque impossibile superare l'insuperabile? Oggi come ieri Venezia, culla della maison, rispecchia e si rispecchia in tutto ciò. Ma il mondo conosce realmente il suo estro? O l'estro si sviluppa in un'atmosfera troppo elevata per arrivare al mondo intero? Non risponderò di certo io.

"Tutti i colori sono belli e stanno bene tutti insieme perché se due, messi vicini magari sembrano stonare basta che ne affianchi un terzo e nasce l'armonia." Giuliana Coen








 http://www.robertadicamerino.com

lunedì 17 settembre 2012

POIS/VUITTON=KUSAMA?



La moda diventa arte o l'arte diventa moda? Negli anni è come se ci fossimo trovati dinanzi a una mutazione quasi genetica del rapporto arte-moda. Ovvero, se prima la moda usava l'arte per stupire il grande pubblico, adesso la moda quasi aiuta l'arte a diventare popolare. Ambiguo come rapporto anche perché si sa chi ama la moda adora l'arte, chi ama l'arte snobba la moda, credendola futile. Però adesso si da più importanza al fattore moda e l'arte da indossare acquista più valore dell'opera stessa. Jacobs lo sa bene, dato che già nel 2003 con l'artista giapponese Murakami aveva creato un meraviglioso manga concept. Adesso ci riprova, sempre con il Giappone, sempre con l'arte. Yayoi Kusama. Infinitamente giapponese. Fiumi di pois adornano una collezione intera per Vuitton, collezione dove addirittura l'artista stessa diventa moda e modella. Quasi come se vendesse se stessa prima del prodotto. Geniale. Forse un pois rende meno austera la moda, o la moda si lascia andare a lascive relazioni con il mondo austero dell'arte?. Magari potrebbe svelarsi senza troppi fronzoli Pop-ular.








Pois, il marchio di "Happening Kusama". Pois rossi, verde e giallo possono essere i cerchi che rappresentano la terra, il sole, o la luna. Le loro forme e ciò che significano in realtà non importa. Dipingo pois sui corpi delle persone, e con i pois, le persone si auto-cancellano e tornano alla natura dell'universo.
Un estratto da "Infinity Nets", Yayoi Kusama Autobiografia
www.louisvuitton.it

lunedì 10 settembre 2012

SAINT/LAURENT


Negli annali la moda italiana è stata sempre l'avversaria preferita della moda francese. Ma se dovessimo fare un paragone, potremmo dire che in Italia abbiamo dei maestri, ma in Francia forse l'arte supera la maestria.
Non vorrei sembrare inutilmente legato a luoghi comuni, ma la moda francese di sicuro ha creato una strana alchimia la moda e arte. Yves Saint Laurent, uno tra tutti, o uno sopra tutti? Innato artista e innato stilista, le sue creazioni evocavano il sogno di quella innaturale bellezza, contornata da uno stile così elegante che sembrava senza eguali. Eguali vs uguali. E perchè dovremmo sembrare uguali quando abbiamo una possibilità infinita di poter dire che siamo diversi? Vive la France. Vive la mode. Vive l'Italie.



http://www.ysl.com

domenica 9 settembre 2012

NEW//LOOK

Finite purtroppo le vacanze si ritorna a pieno ritmo più di prima e con mille novità.
Si ritorna con un nuovo look e spero vi piaccia.

giovedì 6 settembre 2012

FASHION/SHOWER




Bhé solo una come Anna Dello Russo poteva ideare tutto ciò. La regina dello stile forse diventerà anche la regina della dance?
Per chi non la conoscesse l'eclettica Anna è realmente una delle custodi della moda, proprio come narra nel pezzo. Direttrice di Vogue Japan è diventata una vera icona dello stile, ed è indubbiamente il più eccentrico e stravagante di tutte le direttrici di Vogue.
Intanto attendiamo trepidamente la sua cascata di fashion Jewels per H&m in vendita dal prossimo 4 ottobre nei punti H&M selezionati.
Tutti vogliono essere Anna. Dello Russo ovviamente!

mercoledì 18 luglio 2012

1989/CHANEL



Un giorno vidi una borsa e pensai, "E' anonima!" poi capii che era una Chanel; la trovai adorabile.
Non sempre ciò che vediamo ci attrae immediatamente, spesso poi ci facciamo forviare da un semplice logo che però riesce ad evocare in noi una sensazione impregnante di desiderio. Quasi come ci attraesse al tal punto da rimanere inermi. Ma non generalizziamo. Ritrovarci dinanzi una Chanel, soprattutto se non è la classica 2.55, ci fa capire che comunque c'è qualcosa che va contro il tempo, le mode, anche contro il logo stesso. Quell'eleganza quasi sopraffina che ci fa sentire un po' padroni del tempo. E di noi stessi. Nonostante portiamo comunque dietro il nome di qualcun'altro. Si ma per fortuna di un genio. Miss Gabrielle Coco Chanel.

domenica 17 giugno 2012

SHOES OF THE DAY

Jeffrey Campbell

FAKE/NEW STYLE




Fake. Modo elegante per dire falso o modo traslato per intendere un gioco fatto di loghi? Sicuramente quest’ultima è la connotazione attuale. Non parliamo dunque di contraffazione, ma bensì di un gioco correlato da loghi famosi come Chanel, Vuitton, Fendi o Saint Laurent. Giochi che non imitano delle borse o quant’altro realmente realizzato dalle maison, ma la sola cosa che si utilizza è il logo. Ormai codesta è una tendenza diffusa e largamente utilizzata da giovani fashion designer, ma anche da chi di scuola già ne ha fatta tanta. Parliamo però sempre di accostamenti che ci rendono frivoli e talvolta irreverentemente divertenti. Proviamo quindi a estrapolare e decodificare il messaggio che vogliamo dare: “Vorrei una Chanel, ma non posso e non per questo ne compro una finta, indosso solo il logo!” Allora loghiamoci ancora, di più, per sempre.  


martedì 29 maggio 2012

SHOES/CELINE



Girando per le vie della città raramente ci abbassiamo a guardare le scarpe altrui, o meglio c'è chi non lo fa. Io quasi al limite del feticismo, scruto gli accessori della gente, comprese naturalmente le scarpe.Mi sento ipnotizzato, quasi come una piccola Dorothy, alla vista di un paio di scarpe rosse. Rimasi colpito, abbagliato, da un paio di semplici Céline Vintage, in pelle rossa che rievocano agli anni sessanta, tacco basso e punta aperta, quasi a lasciar intravedere ciò che del piede non andrebbe scoperto. Ad ognuno le sue scarpe. Per Dorothy però ne erano la salvezza. E chi rimarrebbe senza scarpe?

http://www.celine.com/

lunedì 28 maggio 2012

STYLE/SWEET & SPIKE



Se parliamo di stile potremmo errare, ma se parliamo di moda potremmo obbiettare. L'eleganza innata di saper  abbinare degli stili così diversi tra loro e portarli come se fosse una sinfonia è un'arte. L'unione tra degli anelli spike, una collana con listarelle di pelle nera, il tutto smorzato da una Dolce e Gabbana in stampa animalier è a dir poco eccellente. Raramente troviamo consapevolezza e ricerca nell'abbinare stili e colori, tendenze e capi intramontabili, spesso si eccede di ipercorrettismo e si tende a riproporre semplicemente uno shooting fotografico, ahimè con pochissimo risultato. Quando invece ci troviamo dinanzi ad un'unione strong ma che magicamente rende tutto armonico, credo che forse il corretto utilizzo della moda, basandoci sul nostro stile, ci renda più brillanti. Brillando di luce propria, nonostante indossiamo quello che qualcuno ha creato per noi. Inconsapevolmente.

mercoledì 23 maggio 2012

VOGUE/BUCKET BAG


Bucket. Torna di moda il secchiello. Amato, odiato, desiderato, passa e torna di moda in un balzo, quasi non ce ne rendessimo conto. Eccolo, rientra in pompa magna nei nostri cuori per l'estate 2012, quasi non l'avessimo mai neanche riposto nell'armadio. Dagli anni '70 impazza senza sosta e ne sono state create in milioni, con forme, colori, rivisitazioni e giochi di stile. Da Chanel e Vuitton, per poi passare a Dior e non per ultimo Gianfranco Ferrè. Nome importante per lo stile italiano ma che nell'ultimo periodo fu un pò offuscato, vittima forse della crisi del Made in Italy a causa dei nostri vicini francesi. Ritornando alla nostra Bucket bag, borsa senza tempo ci fa ritornare indietro nel tempo, a quegli anni '70 dove tutto era innovativo, audace e avveniristico. Dove tutto quello che era nuovo era elegante. Forse oggi ci si spinge all'eccesso pur di trovare qualcosa di nuovo? Una cosa è certa. Creare una borsa che faccia sognare oggi è difficile, ma la speranza è l'ultima a morire.


martedì 22 maggio 2012

LUSSO/CARTIER


I gioielli sono i migliori amici delle donne. O erano i diamanti? Poco importa, l'essenziale è che nel momento in cui la bellezza di un gioiello si proietta verso la pelle più raffinata, corredata da un bordeaux inconfondibile e un tocco di francese, che non guasta mai, ecco che si materializza come per incanto Cartier. Sicuramente un nome una garanzia. Per carità uno stile senza tempo, qui non esiste vintage o attuale, una delle poche maison che rimane ancorata su una linea d'onda e la cavalca imperterrita. Naturalmente senza ricordi. Senza dimenticare lo stile. Lusso.


lunedì 21 maggio 2012

NOUVEAU/IDENTIFICATION



Identificazione. Ormai si è diffusa a macchia d'olio la costrizione, a volte, di cercare in modo spasmodico un modello in cui identificarsi. E' una ricerca continua in cui tutto richiama qualcosa, qualcuno, uno stile, un processo culturale. Ma se guardiamo al microscopio, realmente ci guardiamo dentro, piuttosto che guardarci intorno? Si è perso quel divertimento nell'abbigliarsi, nel divertirsi, nel giocare con mille cose diverse. La cosa decisamente e tristemente vera è che non riusciamo ad avere forse più un io ma un altro. Però ogni tanto identificarsi in se stessi con un oggetto creato da altri è divertente! Come in questo caso con la piastrina identification di Fendi. Porto sempre con me la mia iniziale come se dovessi dimenticarla da un momento all'altro. Bè almeno questo fa molto chic. E' forse l'evoluzione della collana "Carrie"?. Non sappiamo ma una cosa è certa. Identificazione.

domenica 20 maggio 2012

CLUTCH/FAST FASHION


Voglia di colore, Voglia di estate? Chissà, una cosa è certa i colori fluo sono sintomo di cambiamento. In una stagione all'insegna del colore e dell'eccesso, soprattutto negli accessori, questa clucth è l'apoteosi. Un colore invitante, una forma intrigante e un nome che si commenta da solo: Jimmy Choo. Collezione creata per il colosso H&M qualche anno fà da Tamara Mellon, mente creativa del brand ,che ha permesso a tante fashioniste un piccolo sogno di gloria. E proprio come un cavallo di Troia si insinua negli armadi spodestando, imperterrita, centinaia di borse diventate anonime al confronto. Ad ognuno la sua borsa. Ma si sà il buon gusto si riconosce dalle piccole cose. 



sabato 12 maggio 2012

NOUVEAU/IBRIDI HANDMADE SHOCK


Ibridi. Una sola parola per esprimere uno stile unico, poliedrico e in continua Evoluzione. Un servizio shock, foto dal sapore ruvido degno di una fiaba di Tim barton; come una cenerentola di  ritorno da una serata in un club esclusivo, dove l'unica cosa da perdere è la consapevolezza del tempo. In un turbinio di luci e colori che
smorzano il fiato, impazzano tubini e mini dress dai colori fluo e pastello, misti tra loro e adornati con accessori in plexi, gioielli vintage, cluck ed il gioco è fatto.Così si susseguono foto dopo foto accostamenti di colori a volte azzardati ma esplosivi, e qui nasce la voglia di giocare, osare, e lasciarsi coinvolgere dalla voglia di una notte di mezz'estate. Speriamo arrivi presto. Naturalmente.


                                                                PH: NU
                                                            www.ibridi.it

martedì 1 maggio 2012

SUMMER/PAISLEY



L’aria di estate ci avvolge, e come un ventaglio milioni di colori spopolano tra le nostre strade. Continua imperterrita la moda del color block, filone della scorsa stagione estiva ma come sempre si accostano vari stili propri della stagione legata alla salsedine. Ritorna dunque di gran moda il paisley, più noto come la stampa portante di etro. Nonostante sia per la maggiore accomunata alla maison dopo di loro milioni do designer hanno utilizzata questa stampa che ci riporta ai profumi d’oriente e ai loro entusiasmanti colori. Un turbinio di aggraziati vortici misti a milioni di cromature differenti rendono questa stampa una tra le più amate. Da qui Saint laurent, Versace e Balenciaga hanno abusato, usato e riusato senza sosta il paisley rendendolo entusiasmante. Non dimentichiamoci dunque delle borse, cravatte gonne e quant’altro. L’importante sia oriente. Express. Naturalmente.

mercoledì 4 aprile 2012

VINTAGE/JEWERLY

Valentino Garavani Vintage

Nel mondo degli accessori ho sempre scandagliato più che altro borse e foulard, oggetti a cui sono molto legato e non lo nego, sono anche la mia passione. Un tasto mai preso, ma molto affascinante, sono i gioielli Vintage. Mai preso perchè molto spesso ci ritroviamo dinanzi a paccottiglia, futili e inutili suppellettili. Ma poi basta avere davanti gioielli veramente belli affinché diventi veramente impossibile non perdersi a osservare, scrutare e lasciarsi emozionare da tale enorme bellezza. Valentino Garavani, Yves Saint Laurent e Genny, non mi ero mai reso conto di quanta beltà riuscissero a estrapolare. Basta un orecchino per racchiudere un mondo segreto, nascosto che in un lampo diventa alla portata di tutti. Basta indossarli. Si, basta solo quello e una lacrima può scendere anche alla più scettica delle donne! A buon intenditore poche parole. Solo gioielli!

Yves Saint Laurent Vintage

Genny Vintage

Vogue Bijoux Vintage